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Maia Anthea Marinelli

Art, Interactive Installations, Performance, Sculpture, Sensory Design, and Creative Technology for Multidisciplinary Experimentation.

Working With Modules

“Occupy North,” conceived during “The Arctic Circle” art residency in October 2015, is a bold artistic initiative responding to the political tensions surrounding Arctic territorial claims. In two transformative phases, the project challenges traditional notions of nationhood and territory.


The symbolic act of planting a flag physically stakes a claim in
the Arctic, challenging geopolitical norms. This performative gesture is complemented by a strategic legal pursuit through the United Nations and the Norwegian government, thrusting the project beyond art into international governance.


Documented through photography, video, and visual artifacts, the legacy of “Occupy North” “Occupy North” aims
to reshape narratives, question power structures, and prompt
conversations about the environmental impact of political decisions.

ENGLISH


Going back to my home town to attend to my mom health gave the opportunity to resurfacing and save some of my oldest work dating back to the time of the Istituto Statale d’Arte (basically Fine Art High-school ) a school sadly now nonexistent due to some unspeakable scuffle of powers and money of Italian government leading to “new educational programs” resulting on the elimination of Art History classes form the all High-school programs and sized down to a half for Fine Art High-schools . But that is a rant for another time.


Back then our professor Enzo Guaricci steered the class to work and research the endless possibility of working around modular compositions.


In retrospect this was a brilliant exercise because it thought us structural composition, color composition and design while keeping the all experience abstract, untied from classical art practices , forcing us not to copy something but think of something of our own.
This trained our mind to develop our own personal sensibility and identity.


We were all around 14 year of age, yet the work was so prolific and successful we were invited to exhibit it at ones and even asked to sell it for design and decorative purposes.
Even if based on as simple grid the work was drastically different form one student to another. As you can see from the few example I was able to save (sadly these are the “Left Overs” that never made to the show”), what one student saw and crated with his grid was drastically different form the someone else’s . So was the use of color: what gamma of colors , its composition and how in relationship to the work was it was used.

I had not seen this drawings for about 23 years … Yes that long! Yet looking at it today I feel they are still extremely contemporary, applicable to today design standard and practice including more contemporary approaches such 3D printing, architecture, digital fabrications (both digital and physical) and coding.

I decided therefore to scan whatever was not destroyed by mold, humidity or simply lost with time to look at it in a totally new way. My intention is to pick up what I learn back then and folded into my current creative and design practice .

I have to give to you Enzo, this was an incredible creative journey you took us on. One that trained our mind in unimaginable way and that still today bare the fruits of its labor.

Thank you for your dedication and passion

An old student of yours..
Maia Marinelli

ITALIANO


Tornando alla mia città natale per accudire alla salute di mia mamma mi ha dato l’opportunità di far riemergere e salvare alcuni dei miei lavori più vecchi risalenti al tempo del l’Istituto Statale d’Arte, una scuola purtroppo ormai inesistente a causa a qualche zuffa indicibile di potere e soldi del governo italiano che hanno portano allo sviluppo di “nuovi programmi educativi” che sostanzialmente hanno eliminato tutte le classi di Storia dell’Arte da tutti i programmi liceali e dimezzato le ore di storia dell’arte nei licei artistici e scuole d’arte . Ma questo è un’ incazzatura per un’altra volta.


Allora il nostro professore Enzo Guaricci indirizzò il lavoro in classe verso le composizioni modulari ricercando le infinite possibilità grafico/ creative attorno al concetto modulo .

Col senno di poi questo esercizio è stata un’idea brillante perché ci ha permesso di giocare con, ed apprendere concetti base come composizione, struttura grafica, , colore e design mantenendo la nostra esperienza creativa nel territorio dell’astratto , slegato dalle pratiche più tradizionali di arte e grafica, costringendoci a non copiare qualcosa meno di pensare a qualcosa di nostro.
Questo ha allenato la nostra mente a sviluppare una nostra sensibilità personale e una identità creativa senza che neanche c’è ne accorgessimo.

Eravamo tutti circa 14enni , ma il lavoro fu così prolifico e di successo che fummo invitati ad esporre il lavoro come classe ad alcuni addirittura chiesero di comprarlo per scopi decorativi e di design .
Anche se basato su una semplice griglia il lavoro era drasticamente diverso l’uno dall’altro. Come si può vedere dai pochi esempi che sono riuscita a salvare (purtroppo questi sono gli “avanzi”, che non ha mai fatto per lo show “), quello che vedeva uno studente all’interno della la sua griglia era drasticamente diversa da quella di un altro. Così era anche per l’uso del colore: gamma di colori, la sua composizione e il modo d’uso in rapporto con lavoro.


Non ho visto questi bozetti da circa 23 anni … Sì, da cosi tanto tempo! Eppure, oggi guardandoli li sento ancora estremamente contemporanei, applicabili anche alle pratiche di design più contemporanee come la stampa 3D, architettura, costruzioni digitali (sia digitali che fisiche) e advance generative coding.


Ho deciso quindi scannerizzare tutto ciò che non è stato distrutto da muffa, umidità o semplicemente perso con il tempo e di osservare questo lavoro in un modo totalmente nuovo. La mia intenzione è quella di raccogliere ciò che ho imparato allora ed inserirlo nuovamente nel mio lavoro d’artista e designer.


Te la devo concedere Enzo, quello che ci hai regalato e stato un incredibile viaggio nel percorso creativo. Uno che ha formato la nostra menti in maniera inaspettata e che ancora oggi da i suoi frutti


Grazie per la tua dedizione e passione


Una tua vecchia studentessa
Maia Marinelli

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